Carlo Munier agli inizi del Novecento
Carlo Munier (1859-1911), musicista, sposò in prime nozze Luisa De Fonseca e in seconde nozze Armida Bastianini. Fu affidato alle cure del nonno materno Pasquale Vinaccia, da cui il giovane assimilò la passione per la musica.
Oltre che geniale liutaio fu anche un grande compositore ed esecutore. Si diplomò in composizione sotto la guida dei Maestri Paolo Serrao e Francesco Ancona del conservatorio di Napoli, formando così la sua base musicale. Passò quindi al perfezionamento dello studio del mandolino, creando un metodo efficacissimo e completo, nel quale sono analiticamente studiate tutte le possibilità tecniche ed artistiche dello strumento. Metodo unico e validissimo, richiesto anche oggi dagli studiosi del mandolino classico di molti paesi: è stato stampato anche in lingua tedesca, francese e giapponese. Raffaele Calace è tra i pochi che abbia elevato il repertorio degli strumenti a plettro; egli pubblicò, in propria edizione, una vasta biblioteca classica del plettro di ben 180 opere. Tra le sue composizioni: duetti per mandolino e piano, duetti per due mandolini, duetti per mandolino e liuto, quartetti di tipo romantico, quartetti di tipo classico, composizioni per mandolino e liuto solo; giganteggiano tre concerti (in tre tempi) e cinque preludi per mandolino solo, che sono veri colossi musicali. Fu universalmente definito “Il Paganini del mandolino” per la forza e l’espressività delle sue opere; fu grande concertista di liuto cantabile applaudito in tutto il mondo e direttore della rivista “Musica Moderna”, studiò e perfezionò il mandolino rendendolo lo strumento evoluto di oggi e fu editore delle sue opere. Per la sua incredibile ed incessante attività ebbe un gran numero di riconoscimenti ufficiali di grande importanza tra i quali la croce del Sacro Tesoro Giapponese.
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Calace (1863-1934)